“Si finiva sempre per tornarci, a Parigi, chiunque fossimo, comunque essa fosse cambiata o quali che fossero le difficoltà, o la facilità con la quale si poteva raggiungerla. Parigi ne valeva sempre la pena e qualsiasi dono tu le portassi ne ricevevi qualcosa in cambio. Ma questa era la Parigi dei bei tempi andati, quando eravamo molto poveri e molto felici.”
“Festa mobile” di Hemingway
Per una colazione burrosa – Du Pain et Des Idées – a due passi dal Canal Saint Martin, si trova questa boulangerie con decori e pavimenti di fine 1800. Famosa per i suoi escargot (classici all’uvetta, ma anche al pistacchio, frutti rossi o pralinato) e i suoi pain au chocolat.
Per un Pranzo très chic e non solo – Restaurant le Meurice di Alain Ducasse – davanti al sontuoso Jardin des Tuileries, in quel fastoso salotto d’antan che fa subito Versailles. Una delle sale più belle d’Europa, dove assaporare una cucina fatta di contrasti perfetti e cotture divine insieme ai dessert “trompe l’oeil” di Cedric Grolet.
Per un cocktail in uno dei The World’s 50 best bars – Le Syndicat– Gli ingredienti dei cocktail sono rigorosamente francesi.
Cena con vini naturali – Yard – a due passi da Pere Lachaise, vini naturali francesi ça va sans dire, accompagnati da una cucina solida, appassionata, appagante e moderna.